Il percorso

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Oggi mi sono seduta al tavolo, per scrivere qualcosa di intelligente da raccontarvi, poi mi sono detta “forse lo pensi soltanto tu!” e “quello che stai per raccontare magari non importa a nessuno!”

Probabilmente questa considerazione è molto, molto vicina alla realtà.

Di carattere, purtroppo ho una predilezione per i guai e quindi ho razionalmente e scientemente deciso di parlarvi.

Sfogliando articoli e vari testi su come affrontare una diagnosi di tumore nelle ore seguenti alla notizia, mi sono resa conto che la teoria serve a poco.

Tu vai avanti con i pensieri… vai a spiegare a uno che gli hanno dato tre mesi di vita il pensiero positivo, a fargli presente che il tuo vicino di casa è ancora vivo perché si è messo a zappare ogni giorno il suo orto!

Tu sei lì, e nella testa rimbomba la parola Cancrooo. Improvvisamente sei dentro la Booolllla nera!
Allora cosa fai? Puoi deprimerti e passare tutte le restanti giornate a piangere, finendo per sprecare tempo prezioso, oppure puoi trasformare ciò che il destino ti ha riservato in un momento unico della tua vita, sfruttare, forse… l’ultima possibilità per rivedere tutte le
priorità e costruire qualcosa che non pensavi potesse riguardarti.

Fai mente locale, quante volte hai detto sì a qualcosa ma dentro di te una voce soffocata diceva no, quante volte hai lasciato che gli altri calpestassero le tue emozioni, quante volte hai falsificato la tua immagine sociale per apparire perfetta.

Si narra che i pazienti oncologici abbiano una tendenza a soffocare le emozioni, e forse è anche vero. Oggi puoi fare una scelta diversa, perché la malattia porta un vantaggio inaspettato quello di poterti permettere finalmente di essere te stesso fino in fondo.

Pochi ti biasimeranno, altri ti diranno che hai coraggio, altri ti giustificheranno dando la colpa al cancro.

La verità, è che puoi ritornare a quel momento, al tuo primo vagito, quando sei nato, respira
profondamente e inizia a vivere!

A te la scelta…